Quanto dare di paghetta ai figli
Quanto dare di paghetta ai figli? Questa domanda prima o poi se la pongono tutti i genitori.
E non è l’unica: a quanti anni? Perché dare una paghetta se ci penso io genitore a gestire tutte le spese di mio figlio? Quando dare la paghetta: settimanale o mensile? Euro in contanti o su una carta prepagata?
In questo articolo rispondiamo alle domande più frequenti proprio sul tema paghetta!
La paghetta: un importante strumento di educazione finanziaria
La paghetta è molto più di una somma di denaro che i genitori danno ai figli.
Con le giuste leggi, concordate tra genitori e bambini, può essere una scuola di educazione finanziaria sin dalla tenera età.
Prima di tutto la paghetta è un’opportunità per rendere un bambino autonomo.
Gran parte degli adolescenti vuole iniziare a prendere decisioni senza ritrovarsi sempre i genitori ad intervenire al posto loro.
È importante concedere il giusto spazio di autonomia ai ragazzi nell’età dell’adolescenza, se vogliamo che quando saranno adulti sappiano gestire i propri soldi in modo oculato.
Poi c’è l’aspetto consapevolezza. Dare una paghetta ai figli insegna ai bambini il valore del denaro.
Iniziare ad affrontare le prime spese è un ottimo modo per scoprire quanto possono costare, ad esempio, beni di prima necessità ma anche uscite con gli amici o consegne di pasti a casa.
Quando ricevono una paghetta regolare, inoltre, i bambini imparano a sviluppare una competenza finanziaria fondamentale, ovvero la capacità di risparmiare.
Perché, a fronte di una somma settimanale fissa, i ragazzi dovranno pianificare in che parte coprire le proprie necessità e in che parte accantonare euro per soddisfare i propri desideri.
Infine, la paghetta può fungere da strumento di incentivazione per i bambini.
Premiare il buon comportamento o il raggiungimento di obiettivi con una paghetta può motivarli a impegnarsi a scuola e a casa e a lavorare per raggiungere i propri scopi.
Età dei figli, budget della famiglia, capacità di risparmiare
Ci sono però alcuni aspetti da considerare prima di decidere quanto dare di paghetta ai figli.
La questione dell’età del figlio è fondamentale, perché un bambino ha probabilmente bisogno di meno euro di ragazzi adolescenti.
Molti genitori iniziano a dare una paghetta settimanale quando i loro figli sono abbastanza grandi da capire le basi dell’uso del denaro.
Solitamente, questo avviene intorno ai 7-8 anni.
In genere i ragazzi hanno bisogno di soldi dalla famiglia per tutta la durata degli studi e almeno fino al raggiungimento della maggiore età, quindi fino ai 18 anni.
Iniziare presto permette ai bambini di acquisire competenze finanziarie cruciali che possono essere consolidate quando crescono.
Poi occorre considerare il budget della famiglia, prima di decidere quanto dare di paghetta ai figli.
Infine, val la pena ricordare che i genitori dovrebbero sempre incoraggiare i bambini a risparmiare un po’ del denaro che ricevono.
Quando, ad esempio, i ragazzi chiedono le costose scarpe da ginnastica che hanno degli amici è importante stabilire insieme a loro quanto questa spesa sia davvero necessaria o se ne possono fare a meno.
Se è proprio un grande desiderio del figlio, i genitori possono invitare i ragazzi a mettere da parte un po’ di denaro ogni settimana per realizzare il loro obiettivo, magari rinunciando a spese meno importanti.
Quanto dare di paghetta ai figli?
Non esiste una risposta universale a questa domanda.
Come abbiamo visto il valore della paghetta dipende dalle circostanze familiari e dal budget disponibile.
È importante che i genitori stabiliscano una somma sostenibile nel tempo.
La paghetta, ad ogni modo, non dovrebbe mettere in tasca ai figli né troppi soldi né troppo pochi.
Questa strategia va sempre tenuta presente, perché permette ai ragazzi di creare un proprio budget ogni settimana o ogni mese.
Molti bambini fino ai 10 anni in genere non hanno molte spese da gestire. Ma se seguono attività fuori casa, potrebbe essere necessario mettere in tasca al bambino dai 5 ai 10 euro ogni settimana.
Dai 10 ai 18 anni le spese aumentano: gite con la scuola, cellulare, cinema con gli amici.
Per gli adolescenti in media i genitori stanziano una paghetta che va dai 20 ai 50 euro a settimana.
Paghetta ogni settimana o ogni mese?
Anche in questo caso non ci sono leggi universalmente valide. La frequenza con cui si consegna la paghetta è una scelta dei genitori.
Alcuni preferiscono dare una paghetta settimanale, mentre altri optano per una somma di denaro più consistente ogni mese.
Dipende dalle esigenze della famiglia e dalla maturità dei ragazzi.
Se il denaro arriva ogni settimana, i bambini non possono incorrere nella tentazione di fare spese pazze solo perché hanno più denaro nel portafoglio.
D’altro canto una paghetta ogni mese permette ai ragazzi di fare una pianificazione più avanzata, in un arco di tempo più ampio. Questa modalità può aiutarli a creare delle condizioni di gestione finanziaria più realistiche.
L’importante è mantenere una regolarità nella consegna della paghetta, in modo che i bambini possano pianificare in modo efficace le loro spese e imparare a gestire il denaro nel lungo termine.
Paghetta: euro in contanti o carta prepagata?
Quando si tratta di consegnare la paghetta ai propri figli, un’altra decisione importante è se farlo in contanti o tramite una carta prepagata.
La paghetta in euro contanti è l’approccio classico. I bambini possono vedere fisicamente i soldi che ricevono e questo può aiutarli a sviluppare una comprensione concreta del denaro.
Tuttavia, c’è sempre il rischio che gli euro in contanti possano essere persi o spesi senza sapere dove.
Una carta prepagata offre una soluzione più moderna, sicura e tracciabile. I genitori possono caricare la somma desiderata sulla carta e monitorare facilmente le transazioni dei figli.
Ma anche i ragazzi possono capire meglio dove hanno speso i propri soldi.
Una buona carta prepagata, infatti, è associata a una app che permette di seguire le entrate e le uscite. Pixpay, ad esempio, ha una delle migliori app di educazione finanziaria in circolazione.
Inoltre, le carte prepagate possono essere utili per fare acquisti online o effettuare pagamenti digitali.
Alcuni tipi di carta ricaricabile permettono anche di impostare il versamento automatico della paghetta.
I genitori che hanno già molte cose per la testa non dovranno più ricordarsi di tenere nel portafoglio i 20 euro promessi per la paghetta ogni inizio di settimana.
Basterà definire una volta quanto dare di paghetta ai figli e ogni settimana i ragazzi avranno i loro soldi senza dover raggranellare monete e banconote.
Perché anche il tempo è denaro!