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Come aiutare un figlio depresso: l’aiuto di genitori e psicoterapia
La prima cotta è stata devastante? Sempre chiuso in stanza e neanche più un buongiorno? Non trascurare i comportamenti preoccupanti di tuo figlio adolescente. Potrebbe essere depressione, un disturbo che colpisce purtroppo sempre più teenager. Fortunatamente, c’è più di un modo per i genitori di aiutare i propri figli a superare questa situazione difficile. In questo articolo vediamo perché la depressione emerge nei ragazzi, come può manifestarsi, alcune strategie che i familiari possono attuare direttamente e l’importante aiuto offerto dalla psicoterapia nel percorso di guarigione.
Perché diversi adolescenti soffrono di depressione
La depressione non ha età e può colpire anche in una fase precoce della vita.
Uno dei fattori scatenanti potrebbe essere l’instabilità emotiva associata ai cambiamenti ormonali che avvengono durante l’adolescenza. I tipici sbalzi d’umore improvvisi non sono solo capricci talvolta.
Si potrebbe pensare che un adolescente non abbia motivi per essere depresso, pieno di energia com’è e mentre sboccia in una persona adulta.
Ma è importante capire che l’adolescenza è scandita da profondi cambiamenti su molti piani. Quello fisico spesso è quello più evidente, ma anche nella sua sfera emotiva un ragazzo attraversa sensazioni fortissime che non sa ancora come gestire e che lo possono mettere in seria difficoltà.
Anche una situazione pesante in famiglia ed eventi stressanti per i figli come la separazione dei genitori, episodi di bullismo o l’isolamento autoindotto o indotto dai coetanei possono contribuire allo sviluppo di questa condizione.
In alcuni casi la depressione potrebbe derivare da predisposizioni familiari. Ma anche in questo caso, è bene ricordare che la depressione non è colpa del ragazzo o dei genitori, ma un disturbo che richiede attenzione e con il giusto supporto trova una sua cura.
Durante la recente pandemia da Covid, i casi di depressione adolescenziale sono aumentati in modo esponenziale. Una prima motivazione è ovviamente stata la restrizione delle interazioni sociali in un’età in cui è naturale voler stare insieme ai propri coetanei e staccarsi dalla famiglia.
Ma anche l’ansia generata dalle troppe informazioni online sulla situazione pandemica e lo spostamento online di tutte le attività scolastiche hanno rappresentato sicuramente un duro colpo per gli adolescenti con effetti a lungo termine.
Come capire se una persona è depressa
La depressione è un disturbo complesso che può manifestarsi in diversi modi. Alcuni dei sintomi comuni della depressione sono:
- tristezza profonda e persistente, irritabilità, cambi d’umore improvvisi
- perdita di interesse per molte attività, insofferenza verso attività che un tempo si facevano volentieri
- sensazione di vuoto o disperazione
- calo di energie, affaticamento costante
cambiamenti nell’appetito, calo o aumento di peso, disturbi alimentari - problemi con il sonno, insonnia o ipersonnia
- sentimenti di colpa e indegnità, bassa autostima
- difficoltà a concentrarsi, incapacità di prendere decisioni, problemi di memoria
- pensieri suicidi, negativi, atti di autolesionismo
La depressione, inoltre, può avere un impatto significativo sulla vita di un adolescente, influenzando il suo rendimento scolastico, le relazioni sociali e la sua percezione di sé.
È importante sottolineare che ogni persona può manifestare sintomi diversi e che la gravità della depressione può variare da lieve a grave.
I genitori dovrebbero stare molto attenti e rilevare tempestivamente i segnali di depressione nei propri figli, in modo da poter intervenire prima che i problemi correlati sfuggano dal controllo, fornendo tutto l’aiuto necessario.
Come i genitori possono aiutare un figlio depresso
I genitori possono svolgere un ruolo fondamentale nel supportare i figli affetti da depressione. Ecco alcune strategie che possono essere implementate direttamente:
- Comunicazione aperta: cercate di instaurare un ambiente familiare in cui il bambino si senta a suo agio nel parlare dei propri sentimenti. Fate domande, ascoltate attentamente e siate presenti emotivamente. Evitate di giudicare o minimizzare i sentimenti di vostro figlio, mostrate invece empatia e sostegno.
- Stabilità: avere intorno familiari sereni e modelli positivi può aiutare un figlio depresso. Cercate di creare routine e regole chiare, offrite supporto emotivo costante.
- Attività fisica e passioni: incoraggiate la partecipazione ad attività che favoriscono il benessere e l’autostima, come lo sport o la pratica di un hobby. Spesso rappresentano una cura efficace e senza controindicazioni.
- Relazioni positive: incoraggiate vostro figlio a sviluppare amicizie e a fare esperienze positive che gli diano una nuova visione delle cose e gli permettano di incontrare persone diverse e stimolanti.
- Sonno: sembra scontato ma è dimostrato che molti adolescenti non dormono un numero di ore adeguato. Il sonno ha un influsso diretto sul benessere mentale. Meglio disattivare tutti i dispositivi elettronici e chiudere le attività online almeno un’ora prima di andare a dormire.
- Alimentazione: Tutti i genitori dovrebbero prendere a cuore anche l’educazione alimentare dei propri figli, perché siamo quello che mangiamo. In questa età talvolta si sviluppa un rapporto malsano con il cibo e cattive abitudini. Saltare i pasti, mangiare male non aiuta il normale funzionamento ed equilibrio delle funzioni cerebrali. Offrire pasti sani e adeguati al periodo della crescita è anche un gesto di cura e di affetto.
Quando e perché consultare uno psicologo
Sebbene la migliore cura per una persona affetta da depressione spesso sta in una famiglia presente, in alcuni casi può essere necessario ricorrere all’aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta specializzato in adolescenti.
Se vostro figlio continua a manifestare segnali di depressione per un periodo prolungato, se i sintomi peggiorano o se vi è un rischio di autolesionismo o pensieri suicidi, è fondamentale consultare uno specialista.
Uno psicologo esperto può fornire una valutazione accurata, un supporto emotivo e una terapia specifica per affrontare la depressione.
La psicoterapia, infatti, può essere un elemento chiave nel percorso di guarigione di un ragazzo depresso.
Gli psicologi utilizzano diverse strategie, come la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia familiare o la terapia di gruppo, al fine di aiutare il bambino a comprendere e affrontare i propri sentimenti, a sviluppare abilità di fronteggiamento e a costruire relazioni positive.
La psicoterapia, inoltre, può fornire un ambiente sicuro in cui il ragazzo si sente libero di parlare e raccontare le proprie cose, esprimendo pensieri ed emozioni che con i genitori potrebbe far fatica a tirare fuori.
Lavorando insieme a uno psicologo, vostro figlio potrebbe imparare a lavorare più attivamente al proprio benessere emotivo.
Conclusioni: riempire il buco
Affrontare la depressione può essere un percorso difficile, ma con il supporto dei genitori e l’aiuto della psicoterapia, un ragazzo depresso può trovare la strada verso la guarigione.
Molto importante è che i genitori sappiano cogliere i segnali della depressione e agiscano tempestivamente. La psicoterapia può offrire uno spazio sicuro e un supporto professionale per affrontare i disturbi della depressione e sviluppare abilità di coping.
Ricordate anche che non siete soli. Online trovate molte risorse disponibili e anche gruppi di supporto e servizi per le famiglie in cui cercare una prima consulenza.
Non dimenticate che la depressione è una malattia spesso trascurata ma trattabile e che superarla è possibile. Con le strategie giuste, i vostri figli troveranno in loro stessi gli strumenti per riempire il buco che hanno dentro con esperienze benefiche e alternative positive.