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Difficoltà di concentrazione in adolescenza: sintomi e strategie
Sono molti gli adolescenti che hanno difficoltà a mantenere la concentrazione. Sempre più spesso, in bambini e ragazzi, vengono diagnosticati anche veri e propri disturbi come l’ADHD. Un’attenzione altalenante può essere causa di problemi a scuola e nella vita in generale ma anche un modo per proteggersi da traumi o da una situazione di ansia. Vediamo quali sono i sintomi dell’ADHD, come avviene la diagnosi e come i genitori possono aiutare un figlio adolescente a gestire meglio le attività quotidiane.
Perché molti ragazzi hanno difficoltà di concentrazione in adolescenza
Molto spesso capita di sentire genitori e insegnanti lamentarsi perché bambini e ragazzi non riescono a stare attenti e concentrati. D’altronde l’adolescenza è un periodo critico nello sviluppo di un ragazzo e la soglia di attenzione degli adolescenti è inferiore a quella di un adulto.
In questa età la difficoltà a mantenere la concentrazione è abbastanza comune e le cause possibili possono essere molte. Tra le più assodate:
– Cervello non ancora maturo: insieme al corpo, durante l’adolescenza cresce anche il cervello. Oggetto di numerosi cambiamenti biologici e ormonali, la mente manifesta questa crisi anche con sbalzi d’umore e cali dell’attenzione.
– Uso eccessivo delle nuove tecnologie: ormai è assodato che un’esposizione precoce e continua ad esempio a tablet, cellulare, videogiochi e social media, può comportare un rischio di deficit di attenzione nei ragazzi
– Problemi in famiglia o stress: se un adolescente vive una situazione difficile potrebbe reagire facendo vagare la sua mente, per impedire che concentrandosi i suoi pensieri tornino alla fonte della sua ansia.
Cos’è l’ADHD: comportamenti, diagnosi e trattamento
L’ADHD, o Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, è uno dei disturbi più comuni che possono influenzare la concentrazione negli adolescenti.
Negli ultimi anni è stato studiato a fondo e oggi viene diagnosticato con maggiore frequenza rispetto al passato.
I sintomi dell’ADHD possono includere disattenzione, iperattività e impulsività. Questi comportamenti spesso interferiscono con la capacità di apprendimento del ragazzo e possono complicare non poco la vita sua e dei suoi genitori.
È importante sottolineare che non tutti i bambini o adolescenti che hanno problemi a concentrarsi soffrono automaticamente di ADHD.
La diagnosi di ADHD richiede una valutazione completa da parte di un professionista (ad esempio psicologo o neuropsichiatra infantile).
Questo processo passa attraverso l’osservazione del comportamento dei bambini iperattivi, la raccolta di informazioni dai genitori e dagli insegnanti e l’uso di questionari specifici. È importante che la diagnosi sia accurata, poiché il trattamento varia caso per caso in base alla gravità del disturbo.
Il trattamento dell’ADHD negli adolescenti può includere una combinazione di terapia psicologica, farmaci e interventi educativi.
La terapia psicologica aiuta i ragazzi a sviluppare strategie e comportamenti per gestire i sintomi, mentre i farmaci possono migliorare la concentrazione e ridurre l’impulsività. Gli interventi educativi, invece, forniscono supporto aggiuntivo a scuola, aiutando gli studenti a migliorare le loro capacità di apprendimento.
Strategie per migliorare la concentrazione negli adolescenti
Esistono diverse strategie che possono essere utili per migliorare la concentrazione nell’adolescente. La buona notizia infatti è che l’attenzione si può allenare! Ecco qualche esempio:
- Creare un ambiente di studio privo di distrazioni: i ragazzi dovrebbero poter disporre di uno spazio e un orario dedicato allo studio. Quando si dedicano alla scuola, è bene tenerli alla lontana da distrazioni come TV e social media. Fate in modo che sulla scrivania abbiano solo il materiale necessario per il compito specifico.
- Tecniche di gestione del tempo: insegnate agli adolescenti a suddividere i compiti in piccoli obiettivi gestibili definendo i tempi per ogni parte e le pause. Meglio prevedere le cose più difficili all’inizio quando il ragazzo è più riposato. Fategli scoprire l’uso delle agende oppure trovate un’app di pianificazione.
- Pause regolari: fare brevi pause durante lo studio previene l’affaticamento mentale e riduce il disturbo dell’attenzione. È dimostrato che un adolescente può rimanere concentrato al massimo 45 minuti e solo quando si sente coinvolto nell’attività proposta.
- Attività fisica: l’esercizio fisico regolare secondo diversi studi migliora, oltre alla salute generale, anche la concentrazione. Riduce inoltre i sintomi legati a stati di ansia e depressione, anch’essi possibili cause dei deficit di attenzione.
- Mindfulness e tecniche di rilassamento: pratiche come la meditazione e la respirazione profonda possono aiutare gli adolescenti a calmare la mente e a gestire le crisi tipiche dell’età.
- Annotare tutte le attività: anche scriversi su un diario o su una app gli obiettivi della giornata è una tecnica utile. Spesso i ragazzi con difficoltà a concentrarsi non riescono a gestire le troppe informazioni e i tanti stimoli che ricevono ogni giorno. Organizzare questa confusione con mappe e schemi grafici li aiuta a essere più produttivi e focalizzati.
Benessere mentale e apprendimento: l’importanza del sonno e dell’alimentazione
La capacità di mantenersi attenti e lucidi è strettamente legata al benessere mentale. Due fattori cruciali, ma spesso trascurati, in questo contesto sono il sonno e l’alimentazione.
- Sonno: gli adolescenti spesso non dormono abbastanza e questo ha ripercussioni negative sulla loro attenzione, sul loro umore e sul loro comportamento.
Come genitori dovreste assicurarvi che i vostri figli abbiano una routine del sonno regolare e che dormano le ore necessarie ogni notte. La mancanza di sonno può portare a svariati problemi come ansia, depressione e incapacità di mantenere la concentrazione per periodi prolungati.
- Alimentazione: una dieta equilibrata e nutriente è essenziale per il corretto funzionamento del cervello.
Gli adolescenti dovrebbero consumare frutta, verdura, proteine e cereali integrali. Evitare cibi ricchi di zuccheri e grassi saturi può contribuire a migliorare la concentrazione e lo stato di salute generale.
Conclusioni e risorse utili sull’argomento
Le difficoltà di concentrazione in adolescenza possono essere una sfida per i ragazzi ma anche per i loro genitori, che non di rado non sanno come aiutare i propri figli.
Con le strategie adeguate, è possibile migliorare significativamente la situazione.
Se sospetti che il tuo ragazzo possa soffrire di ADHD o se la sua mancanza di concentrazione ti preoccupa, cerca l’aiuto di un professionista. Inizia dal pediatra e dai suoi insegnanti, ti sapranno senz’altro indirizzare nel modo migliore.
Tieni presente che in ogni città puoi trovare gruppi di supporto e incontri per genitori di adolescenti. Condividere i problemi legati a questa età e informarsi è un primo passo per trovare gli strumenti giusti per superarli.
Risorse utili
- AIFA APS | Associazione Italiana Famiglie ADHD e Associazione Italiana Disturbi dell’Attenzione e Iperattività (AIDAI): offrono informazioni, supporto e risorse per genitori e ragazzi.
- Ministero della Salute: linee guida e consigli per il benessere mentale e fisico degli adolescenti.