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SOS adolescenza difficile: guida per figli e genitori
L’adolescenza può essere un periodo difficile per i ragazzi ma anche per i genitori. È un’età di cambiamenti fisici ed esistenziali, durante il quale l’adolescente scopre chi è e quale ruolo vuole avere nel mondo. In questo articolo forniamo suggerimenti utili per aiutare i figli adolescenti e la loro famiglia ad affrontare questa fase delicata della vita. Ti aiuteremo a capire perché i giovani possono essere complessi da gestire in questi anni, quando è bene cercare un aiuto specialistico e come supportare tuo figlio nella sua ricerca di autonomia e identità.
Cosa si intende con adolescenza difficile
Sembra ieri che tuo figlio era un dolce bambino… e oggi stenti a riconoscerlo in quel ragazzo spigoloso che ha difficoltà a dirti buongiorno a colazione.
È risaputo: l’adolescenza è un periodo di transizione tra l’infanzia e l’età adulta, in cui si attraversano molti cambiamenti, per non dire stravolgimenti, fisici, emotivi e sociali.
Si parla di “adolescenza difficile” perché in questi anni possono insorgere non pochi problemi su diversi fronti.
I cambiamenti sono così profondi che spesso gli adolescenti faticano a riconoscersi allo specchio, generando insicurezza e difficoltà psicologiche.
A questi si aggiungono i conflitti tra genitori e figli: la famiglia si lamenta del modo di comportarsi ribelle e lunatico, dei cattivi voti a scuola, delle continue uscite con gli amici… l’adolescente mal sopporta i genitori, che vede intrusivi, sempre a controllare, lontani dal suo mondo, incapaci di riconoscere il suo bisogno di autonomia.
Inoltre, l’adolescenza è un momento in cui i ragazzi sono particolarmente sensibili alle opinioni e alle valutazioni degli altri. La pressione dei modelli sociali e il desiderio di appartenere a un gruppo di coetanei possono influenzare fortemente il comportamento degli adolescenti.
Questa fase, a ogni modo del tutto fisiologica e necessaria, diventa turbolenta sia per i figli adolescenti, che intraprendono così un percorso di ricerca del proprio io, sia per i genitori e la famiglia in generale, che non sanno come affrontare comportamenti impulsivi, atteggiamenti provocatori e instabilità emotiva.
Gestire i conflitti e le emozioni
I conflitti in famiglia sono comuni durante l’adolescenza e possono essere causati da una serie di fattori, come il crescente bisogno di indipendenza tipico di questa età, la messa in discussione dell’autorità dei genitori e la diversa visione del mondo delle due generazioni.
È importante che i genitori affrontino i problemi mantenendo la calma e cercando di capire il punto di vista dell’adolescente.
Meglio evitare strategie punitive e atteggiamenti di rifiuto “impermeabile”, che possono danneggiare la relazione genitore-figlio.
Gli adulti dovrebbero ascoltare attentamente le preoccupazioni e i pensieri dei giovani, astenendosi dal giudicare o criticare troppo severamente i ragazzi, poiché ciò può indebolire la loro autostima e minare la fiducia nella famiglia.
Gestire le emozioni è d’altra parte una sfida complessa affrontata anche dall’adolescente.
Se è vero che fin da bambino vostro figlio ha conosciuto emozioni intense, come la rabbia, la tristezza e l’euforia, in questa sua nuova fase della vita le emozioni si manifestano con un’intensità diversa, perché anche il suo cervello sta crescendo e tutti i suoi schemi mentali si stanno rimodellando.
È importante che i ragazzi imparino e gestire la sfera emotiva in modo sereno ed equilibrato.
Possono essere utili, ad esempio, tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, ma anche l’attività fisica regolare, che può aiutare a rilasciare le tensioni e a sviluppare più sicurezza.
Inoltre, i genitori possono incoraggiare i loro figli a parlare dei loro sentimenti e a cercare sostegno anche nell’amico o amica del cuore e altri familiari di fiducia, se con una persona esterna si sentono più liberi di esternalizzare il proprio turbinio emotivo.
Lavorare sull'autostima nell’adolescente
L’autostima è spesso un aspetto in cui l’adolescente manifesta carenze. Quando attraversa questi anni, un ragazzo può sentirsi insicuro riguardo i propri tratti fisici, le relazioni sociali e le capacità scolastiche. Sta sviluppando la propria identità e non è un percorso lineare.
Tutto ciò rientra nella norma, fino a una certa misura.
È bene incoraggiare i figli a credere in sé stessi senza sminuirli, anche quando i loro comportamenti ribelli o la chiusura in sé stessi mettono a dura prova la pazienza dei genitori.
Una strategia efficace può essere mostrarsi sinceramente interessati alle attività del proprio bambino ed esprimere sempre apprezzamento per i suoi sforzi e per ogni traguardo.
Ma anche gli stessi adolescenti possono lavorare sulla propria autostima in questo periodo della vita.
Perché non prendere parte ad attività che promuovono l’autonomia e lo sviluppo di competenze, come il volontariato o lo sport di squadra? Possono contribuire a sviluppare un senso di appartenenza e di realizzazione personale che aumenterà anche l’autostima, facendo capire il proprio valore.
Lavorare sulla comunicazione
Una comunicazione efficace è sempre una strategia vincente per rendere l’adolescenza meno difficile per tutti i soggetti interessati.
Se durante l’infanzia, vostro figlio vi ascoltava e ubbidiva ed era più semplice interfacciarsi con lui, quando inizia l’adolescenza le cose possono cambiare e i genitori possono incontrare difficoltà nel comunicare con i figli.
Spesso, a questa età, gran parte degli adolescenti non ha voglia di condividere le proprie esperienze, se non con i propri pari.
Anche in questo caso è importante ascoltare attivamente i ragazzi, dimostrando interesse per ciò che dicono e fanno, stimolandoli con domande mirate per avviare la conversazione.
Perché non raccontate loro qualche episodio di quando avevate la loro età? Sicuramente li incuriosirete, ma attenzione a non fare confronti da “boomer”!
Fate attenzione ai segnali che vi mandano i figli adolescenti. Spesso saranno non verbali: espressioni facciali, linguaggio del corpo, tono di voce, postura.
Ogni ragazzo fa un po’ fatica a esternare ciò che prova ma ha sempre bisogno di essere ascoltato e capito.
È essenziale recepire i segnali di difficoltà e affrontare i problemi con sicurezza e tranquillità.
Cercate di trovare soluzioni dialogando insieme, coinvolgendo i giovani e responsabilizzandoli.
Stabilire confini e regole
Fin dall’infanzia ma anche durante l’adolescenza, è importante stabilire confini e regole chiare per aiutare i ragazzi a sviluppare abitudini e comportamenti sostenibili.
Aiuto in casa, orari di rientro, budget per le spese… Come genitore potete concordare con il vostro bambino o figlio adolescente delle regole familiari che siano equilibrate e realistiche, tenendo conto delle esigenze e delle responsabilità di entrambe le parti.
Spiegate in modo chiaro e coerente ai ragazzi cosa ci si aspetta da loro.
Sarà opportuno, tuttavia, anche essere flessibili e adattarsi alle sfide specifiche che ogni adolescente affronta.
Come figli avete il diritto di esprimere e ribadire la vostra opinione. Abituate a cercare argomenti convincenti e ragionevoli se volete che un vostro bisogno o desiderio venga preso in considerazione.
È importante ricordare che le regole sono fondamentali in ogni casa e in ogni società ma l’obiettivo non è esercitare un controllo eccessivo sui ragazzi, ma di fornire loro degli strumenti e un ambiente sicuro e strutturato in cui possano crescere e sviluppare la propria autonomia.
Cercare aiuto professionale: quando e come trovare supporto
Nonostante tutti gli sforzi dei genitori, ci possono essere momenti in cui la situazione diventa insostenibile oppure si ha bisogno di capire come muoversi per il bene dei ragazzi.
In questi casi, può essere utile rivolgersi a professionisti preparati sulle sfide dell’adolescenza.
Ci sono diversi segnali che possono indicare la necessità di supporto professionale, come un cambiamento improvviso nel comportamento del ragazzo, una diminuzione della sua performance scolastica, l’insorgenza di problemi emotivi.
È importante coinvolgere attivamente vostro figlio, se pensate di portarli da un terapeuta o di approfondire con una persona esterna questioni che lo riguardano personalmente.
Come primo passo potreste chiedere un consiglio al pediatra oppure ai docenti del ragazzo. In molte scuole è attivo uno sportello psicologico dove ottenere un primo supporto. Successivamente avrete così le idee più chiare su quale percorso intraprendere
Conclusioni: superare insieme le sfide dell'adolescenza
L’adolescenza può essere un momento difficile per i ragazzi e anche per i genitori.
Tuttavia, con la giusta comunicazione, un supporto attivo e anche un po’ di pazienza, ogni sfida può essere superata.
Genitori: siate fermi ma anche comprensivi e aperti al dialogo con i vostri figli.
Ragazzi: sappiate che il fuoco che avete dentro è normale e prima o poi riuscirete a controllarlo. Lavorate sull’autostima, imparate a gestire le vostre emozioni e affrontare le difficoltà chiedendo aiuto e supporto ad amici, familiari e anche insegnanti o altri adulti di cui avete fiducia.
Se la situazione diventa ingestibile, non c‘è niente di male a rivolgersi a figure professionali. Anzi, in molti casi può essere davvero la svolta.